“Nella bella Verona, dove poniamo la scena, due famiglie di pari nobiltà prorompono in nuova lite. E il sangue dei cittadini imbratta le mani dei cittadini”. Ci voleva la penna di William Shakespeare per raccontare il Veneto violento di fine Cinquecento. Ci voleva L’Archibugio per raccontare Romeo e Giulietta come … una storia di banditi! La tormentata vicenda dei giovani amanti è il canovaccio perfetto per una lezione-spettacolo … tutta da ridere! Tra una gag e l’altra, l’opera di Shakespeare diviene il pretesto per raccontare antiche storie d’amore, di crimine e di giustizia riemerse dagli archivi della Serenissima.
mutazioni 02
PoeMusìa nasce da un’intuizione del poeta vicentino Edoardo Gallo e dal pianista e compositore sannita Giuseppe Laudanna per il bisogno e la volontà di esprimere la forza emotiva della Poesia dell'uno attraverso la tenace empatia della Musica dell'altro. Un’unione tra Poesia e Musica, un neologismo per contenere l'emozione di queste due arti in un'unica parola.
In questo giallo-comico, il protagonista Arduino Rossi, un “Fantozzi” ante litteram, è un uomo senza carattere e succube degli altri, che conduce una vita monotona e ripetitiva. Da un incontro fortuito, una domenica pomeriggio, con un'affascinante ragazza nasce l'occasione per un appuntamento nell'appartamento della donna. L’incontro avrà risvolti ben diversi da quelli previsti dallo sprovveduto aspirante dongiovanni, e finirà in modo inaspettato.
Nel cinquecentenario della Prima Orazione, Theama la ripropone con un linguaggio addolcito rispetto alla stesura originale e con il contributo sulla scena di una voce “accademica” che, in sinergia rappresentativa con l’attore sul palco, riporta una serie di precisazioni e curiosità. Altri testi a corollario completano la descrizione della poetica ruzantiana e conferiscono alla produzione un carattere ora drammatico ora scanzonato, fornendo una panoramica completa della visione di Angelo Beolco relativamente alla vita, alla società, ai costumi, agli uomini.
Rita cresce a Partanna, valle del Belice, Sicilia, provincia di Trapani che negli anni ‘80 del secolo scorso significa essenzialmente una cosa: terra di mafia. Un luogo in cui lo stato semplicemente non riesce a entrare, in cui la legge è fatta da delinquenti. Fra cui il padre di Rita. Ribellarsi a una situazione simile richiede delle motivazioni non comuni, ma soprattutto richiede aiuto. Rita lo troverà, grazie ad un giudice immagine della lotta alla mafia in tutto il mondo: Paolo Borsellino.
Siamo a Venezia nel '700. Madama Lucrezia, con la serva Elisabetta, è costretta dal marito a stare chiusa in casa anche durante le celebrazioni del Carnevale. Il marito Gerardo è in viaggio d'affari a Padova, quindi, approfittando dell'occasione, Lucrezia e la serva attirano in casa con uno stratagemma l'ingenuo conte Tonin, follemente innamorato della vispa dama veneziana. Ma sul più bello irrompe Gerardo!
Una coppia si ritrova a colazione all'inizio dell’ennesima domenica di una convivenza forse vissuta con troppa monotonia e troppa routine, dopo molti anni di matrimonio senza figli. Viene subito alla luce il tentativo assurdo ma determinato della moglie di sopprimere il marito con un potente veleno, che farà effetto entro il tempo di durata dello spettacolo.
Una coppia si ritrova a colazione all'inizio dell’ennesima domenica di una convivenza forse vissuta con troppa monotonia e troppa routine, dopo molti anni di matrimonio senza figli. Viene subito alla luce il tentativo assurdo ma determinato della moglie di sopprimere il marito con un potente veleno, che farà effetto entro il tempo di durata dello spettacolo.