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TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO PER ME

Febbraio 3 | 21:00

di e con Paola Negrin


VEN 03 FEBBRAIO ore 21

TEATRO SPAZIO BIXIO

regia Roberto Belli
musiche originali dal vivo Massimiliano Felice
scenografie Angela Consalvo
costumi Federica Sollazzo
luci e fonica Renato Barabotti
produzione Linea di Confine


La storia di tre donne, di tre differenti generazioni, del loro desiderio di libertà, delle partenze e dei ritorni, dell’amore che fa battere il cuore e di quello che lascia cicatrici che restano, nella filigrana dello scorrere del tempo.
La storia di tre mondi così distanti eppure così intimamente legati dal filo della memoria. Un filo da svolgere con cura, affinché la matassa ingarbugliata riveli lo splendore del riconoscersi.
La storia del linguaggio che in un secolo cambia, si evolve e si involve, raffigurando con la parola il mutamento di un costume, di una tradizione, di un’epoca.
Storie di viaggi, di mete lontane, alcune solo sperate e sognate, altre raggiunte con caparbietà e coraggio.
Storie di contrade, di cortili, di stalle di paese in cui radunarsi per fare filò, una consuetudine che negli anni si è perduta, quel ritrovarsi per raccontare e per sentire storie, vecchi e bambini insieme, per intrattenersi e non perdere la memoria.
Storia dei grandi e terribili eventi che hanno segnato il ‘900, visti dalla parte di chi la Storia con la esse maiuscola l’ha attraversata senza rendersene troppo conto.
Storie che, ad ascoltarle, si diventa custodi e testimoni. Storie di vite vere, vite mangiate, vite strappate, vite vissute sul serio.

Il dono della narrazione che si fa teatro, attraverso l’interpretazione di Paola Negrin, per tutto il tempo seduta su una vecchia sedia, traballante ed indistruttibile proprio come la memoria, e capace di dare vita, corpo e voce alle tre protagoniste.
Ad accompagnarla dal vivo, rendendo ancor più preziosa la narrazione, l’organetto e la chitarra di Massimiliano Felice, autore ed esecutore delle musiche.
A dirigere il tutto il regista Roberto Belli, abile a trarre il meglio dai suoi compagni di viaggio. Insieme, ci regalano una partitura per voce sola e cuore.

NOTE DI REGIA
Nei miei spettacoli uno degli elementi preponderanti è il concetto di narrazione, del tramandare il vissuto perché nulla vada perso in termini di esperienza individuale e di memoria collettiva. È stato così per “Il cappello di carta”, storia di una famiglia romana proletaria alle prese con la seconda guerra mondiale.
Per “Liolà”, affresco tragicomico della vita di un piccolo paese siciliano.
Per “Tango”, straziante cronaca della brutale repressione argentina negli anni ’70.
Per “Amami quanto io t’amo”, poetico resoconto della vita di Marguerite Gautier, la Signora delle Camelie e del suo mondo fatto di lusso e solitudine.
Stavolta, ho aggiunto un tassello alla mia personale ricerca teatrale, rappresentando una storia (anzi tre) assolutamente reali e “rielaborate” solo il minimo indispensabile a renderle fruibili in teatro.
Storie recuperate da quella tradizione orale che era patrimonio del nostro passato e che oggi è quasi del tutto scomparsa, sopraffatta da impulsi catodici rispetto ai quali siamo solo spettatori passivi. Questo spettacolo vuole essere anche un omaggio a quella tradizione, a quel ricordo di strade di paese, di stalle, di cortili dove i bambini giocavano mentre i grandi facevano “filò”. Un omaggio a un modo di vivere che non c’è più ma che alcuni, compreso me, si ostinano a mantenere vivo nella memoria, sotto la cenere del tempo che passa. (Roberto Belli)

NOTE DELL’AUTRICE
Questo testo è nato dalla necessità che ho sentito, ad un certo punto della strada, di mettere in ordine i tasselli, di togliere la polvere per prendermi cura della mia vita e delle storie che avevo sentito fin da piccola.
Storie come ritrovamenti, perlustrando il fondo del fiume; le ho prese tra le mani e le ho amate subito, queste storie di chi mi ha messa al mondo.
La gestazione del testo è stata lunga e il momento di portarlo in scena combacia con una fase di maturità e di gratitudine. Potrei dire che questa storia è un grazie, intimo come una ninna nanna, per chi mi ha generata, per le mie antenate e per la mia terra. (Paola Negrin)


BIGLIETTI
intero 15 €
ridotto 12 € (over 65, under 30, allievi di FOR.THE – centro di formazione teatrale, abbonati Teatro Comunale Città di Vicenza, Arci, Fadac, Nautilus Cantiere Teatrale)

PRENOTAZIONI
info@theama.it – 0444.322525, dal lun al ven, ore 10-13 e 14-18
392.1670914, nei giorni di spettacolo, ore 10-18
La prenotazione è consigliata e garantisce la partecipazione all’evento
E’ necessario ritirare la prenotazione 10 minuti prima dell’orario di inizio spettacolo
I posti in sala non sono numerati


ORGANIZZATORE

THEAMA TEATRO

0444 322525

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SEDE EVENTO

TEATRO SPAZIO BIXIO

Via Mameli, 4
Vicenza, 36100 Italia
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